Le canzoni in osteria


Nel secondo capitolo di Alma Mater ci sono riferimenti a due canzoni; la prima viene citata direttamente, e sono riportati i versi della prima strofa: si tratta del Gaudeamus Igitur, carme in lingua latina composto probabilmente all’inizio del XVIII secolo ma basato su un manoscritto della fine del XIII. Nello scrivere il racconto ho finto di credere che la sua fonte originale fosse di almeno mille anni più vecchia e che il testo duecentesco sia solo una più tarda rielaborazione.
Il Gaudeamus Igitur è oggi considerato l’inno internazionale della goliardia anche perché la sua composizione originale è probabilmente attribuibile agli studenti delle prime università europee; allo stesso modo il secondo canto a cui accenno nel medesimo stesso capitolo, l’inno a Fortuna, pur non essendo meglio specificato è chiaramente un riferimento a Fortuna Imperatrix Mundi, il primo dei Carmina Burana, musicati da Carl Orff nel 1936 su testi risalenti al periodo tra la fine del secolo undicesimo e l’inizio del tredicesimo.
Inoltre qua e là nel racconto ci sono alcuni altri riferimenti alla goliardia che sono, tecnicamente, degli ovvi anacronismi. Ho scelto comunque di inserirli in quanto mi piaceva l’idea di ricreare la mentalità studentesca mentre veniva inventata la prima università del mondo, anche questa con otto secoli d’anticipo.

© Paolo Sinigaglia 2013-2017 – È proibita la riproduzione anche parziale

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