Il primo incontro
Alle 6:07 del 17 aprile 1992 il sole stava appena sorgendo sopra l’orizzonte visibile dal castello di Hogwarts, filtrando attraverso le tende chiuse all’interno del dormitorio dei ragazzi del primo anno di Corvonero per fornire una luce gentile, rosso-arancio a causa dell’aurora e scarsamente alterata dal tessuto bianco che copriva le finestre, non ancora capace di svegliare i ragazzi, più abituati agli orari invernali.
In un letto tra tanti, Harry Potter dormiva il sonno dei giusti spossati.
Silenziosamente la porta si aprì.
Silenziosamente una figura attraversò la stanza camminando sul pavimento.
Quella figura giunse al letto di Harry Potter.
La figura stese una mano sulla spalla del ragazzo dormiente, che trasalì e strillò.
Nessun altro sentì.
“Signor Potter”, squittì il piccolo uomo, “il Preside ha richiesto la sua presenza immediata”.
Lentamente il ragazzo si mise a sedere sul letto, le mani momentaneamente armeggianti sotto le coperte. Si era aspettato di sentirsi molto peggio, risvegliandosi quella mattina. Sembrava… sbagliato, che in quel momento il suo cervello funzionasse, che i suoi pensieri fossero ancora in moto, che non fosse reso inabile dal piangere per almeno una settimana. Il ragazzo sapeva che quella non sarebbe stata una risposta adattiva, poiché i cervelli si erano evoluti per funzionare così. Il suo lato oscuro, certamente, non l’avrebbe fatto. Anche così, sembrava comunque sbagliato essere vivo e lucido, quella mattina.
Ma il suo proposito di risuscitare Hermione Granger sembrò – sufficiente, come se stesse facendo già la cosa giusta, incamminato lungo il percorso giusto, ed ella sarebbe stata riportata indietro, e quello era tutto ciò che c’era da fare; il dolore si sarebbe arreso. Non c’era nient’altro da decidere, nessuna ambiguità, nessun conflitto che lo lacerasse, e nessuna necessità di ricordare ciò che aveva visto –
“Mi cambierò”, disse Harry.
Il professor Flitwick sembrò piuttosto riluttante, ma disse nella sua voce acuta, “Il Preside ha precisato che doveva essere portato nel suo ufficio direttamente e senza una sosta, signor Potter. Mi dispiace”.
Meno di un minuto dopo – il professor Flitwick l’aveva mandato dritto nell’ufficio del Preside attraverso la Metropolvere interna di Hogwarts – Harry si ritrovò, ancora in pigiama, a fronteggiare Albus Silente. Anche la Vicepreside era seduta in un’altra sedia, e il Maestro di Pozioni era appostato là vicino in mezzo agli strani congegni, colto da un enorme sbadiglio proprio mentre Harry era entrato dal camino.
“Harry”, il Preside disse senza introduzione, “prima di dire ciò che devo dire, ti riferisco che Hermione Granger è realmente morta. Le protezioni l’hanno registrato e mi hanno informato. Le pietre stesse hanno detto che una strega era morta. Ho verificato il suo corpo che giaceva là e quelli erano gli autentici resti mortali di Hermione Granger, non una bambola o qualcosa di somigliante. Non c’è alcun modo noto al mondo dei maghi attraverso cui si possa disfare la morte. Detto questo, i resti di Hermione Granger sono ora scomparsi dal magazzino in cui erano collocati, e dove tu hai fatto loro la guardia. Li hai presi tu, Harry Potter?”
“No”, disse Harry, socchiudendo gli occhi. Una rapida occhiata gli mostrò che Severus lo stava guardando intento.
Anche lo sguardo di Silente era intento, sebbene non ostile. “Il corpo di Hermione Granger è in tuo possesso?”
“No.”
“Sai dove si trova?”
“No.”
“Sai chi l’abbia preso?”
“No”, disse Harry, poi esitò. “A parte le scontate speculazioni probabilistiche che non sono basate su alcuna mia conoscenza specifica”.
Il vecchio mago annuì. “Sai perché è stato preso?”
“No. A parte le scontate speculazioni eccetera.”
“Quali sarebbero?” Taglienti quegli occhi antichi.
“Se il nemico è in grado di notarla correre a consultare i gemelli Weasley durante le lezioni dopo che Hermione fu arrestata, e venire a sapere di quella mappa magica che lei ha detto essere stata rubata, allora il nemico è in grado di chiedersi perché stavo vegliando sul corpo di Hermione Granger. Tocca a me. Ha organizzato la morte di Hermione con la speranza di riottenere il denaro da Lucius?”
“Cosa?” disse la professoressa McGonagall.
“No”, disse il vecchio mago.
“Sapeva o sospettava che Hermione Granger sarebbe morta?”
“Non lo sapevo. Quanto ai sospetti, l’ho collocata nella posizione più strenuamente difesa a me possibile, contro Voldemort. Non desideravo la sua morte, né l’ho permessa, né ho progettato di beneficiarne, Harry Potter. Ora mostrami la tua borsa.”
“È nel mio baule –” iniziò Harry.
“Severus”, disse il vecchio mago, e il Maestro di Pozioni avanzò. “Controlla anche il suo baule, ogni scompartimento”.
“Il mio baule ha delle protezioni.”
Severus Snape sorrise mestamente e avanzò a grandi passi nella fiamma verde.
Silente estrasse la propria lunga bacchetta grigio-scuro e iniziò ad agitarla da vicino attorno ai capelli di Harry, sembrando un Babbano che usava un metal-detector. Prima di raggiungere il collo di Harry, Silente si fermò.
“La gemma sul tuo anello”, disse Silente. “Non è più un diamante trasparente. È castano, il colore degli occhi di Hermione Granger, e il colore dei suoi capelli”.
Un’improvvisa tensione riempì la stanza.
“Quella è la roccia di mio padre”, disse Harry. “Trasfigurata proprio come prima. L’ho fatto solo per ricordare Hermione –”
“Devo esserne sicuro. Togliti quell’anello Harry, e mettilo sulla mia scrivania.”
Lentamente, Harry eseguì, rimuovendo la gemma e ponendo l’anello dall’altra parte della scrivania.
Silente puntò la sua bacchetta contro la gemma e –
Un’enorme e anonima roccia grigia saltò in aria a causa della forza della sua improvvisa espansione, colpendo qualche barriera invisibile nell’aria al di sopra, e poi cadendo con un forte schianto sulla scrivania del Preside.
“Ecco un’altra mezz’ora di lavoro per me, per Trasfigurarla di nuovo”, disse tranquillamente Harry.
Silente riprese il proprio esame. Harry dovette rimuovere la scarpa sinistra, e togliersi l’anello da piede che era il suo passaporta di emergenza nel caso qualcuno l’avesse rapito e portato al di fuori delle protezioni di Hogwarts (e non avesse messo su delle protezioni anti-Materializzazione, anti-passaporta, anti-fenice, e anti-circuiti-temporali, cosa che Severus aveva avvertito Harry che qualsiasi Mangiamorte della cerchia ristretta avrebbe certamente fatto). Fu verificato che la magia che irraggiava dall’anello da piede fosse davvero la magia di un passaporta, e non la magia di una Trasfigurazione. Il resto di Harry fu ritenuto pulito.
Non molto tempo dopo, il Maestro di Pozioni tornò, recando la borsa di Harry, e diversi altri oggetti magici che erano stati nel baule di Harry, che il Preside esaminò, uno a uno, persino tutti gli oggetti restanti all’interno del pacchetto di guarigione.
“Posso andare ora?” disse Harry quando tutto fu terminato, mettendo nella voce tutta la freddezza che poté. Prese la sua borsa, e iniziò il processo di reinserirvi dentro la roccia grigia. L’anello vuoto tornò al suo dito.
Il vecchio mago espirò, facendo scivolare la bacchetta nuovamente nella manica. “Sono davvero dispiaciuto”, disse. “Dovevo sapere. Harry… il Signore Oscuro ha preso i resti di Hermione Granger, pare. Non posso immaginare nulla che possa guadagnare in tal modo, eccetto mandare il suo cadavere contro di te come un Infero. Severus ti darà alcune pozioni da tenere addosso. Stai all’erta ora, e sii preparato per quando dovrai fare ciò che deve essere fatto”.
“L’Infero avrà la mente di Hermione?”
“No –”
“Allora non è lei. Posso andare? Almeno a cambiarmi e togliermi il pigiama.”
“Ci sono altre notizie, ma sarò breve. Le protezioni di Hogwarts registrano che nessuna creatura estranea è entrata, e che è stato il Professore di Difesa a uccidere Hermione Granger.”
“Uhm”, fece Harry.
Pensiero 1: Ma ho visto il troll uccidere Hermione.
Pensiero 2: Il professor Quirrell mi ha lanciato un Incantesimo di Memoria e ha preparato la messinscena che Silente ha visto al suo arrivo.
Pensiero 3: Il professor Quirrell non può farlo, la sua magia non può toccare la mia. L’ho visto ad Azkaban –
Pensiero 4: Possiamo fidarci di quei ricordi?
Pensiero 5: C’è stato chiaramente un qualche fiasco ad Azkaban, non avremmo avuto bisogno di un razzo se il professor Quirrell non fosse svenuto, e perché sarebbe dovuto svenire se non –
Pensiero 6: Siamo davvero andati ad Azkaban?
Pensiero 7: Mi sono chiaramente allenato a controllare i Dissennatori in qualche momento precedente a quando ho spaventato quel Dissennatore nel Wizengamot. E quello era sui giornali.
Pensiero 8: Mi sto ricordando accuratamente i giornali?
“Uhm”, fece ancora Harry. “Quell’incantesimo dovrebbe essere seriamente Senza perdono. Pensa che il professor Quirrell possa aver lanciato un Incantesimo di Memoria –”
“No. Sono tornato indietro nel tempo e ho collocato un certo strumento per registrare l’ultima battaglia di Hermione, che non ho potuto sopportare di vedere di persona”. Il vecchio mago sembrava davvero triste. “La tua ipotesi era corretta, Harry Potter. Voldemort ha sabotato tutto ciò che abbiamo dato a Hermione per proteggerla. Il suo manico di scopa le è rimasto immobile tra le mani. Il suo mantello invisibile non l’ha nascosta. Il troll ha camminato alla luce del sole senza danni; non era una creatura randagia, ma un’arma pura e puntata. Ed è stato certamente il troll a ucciderla, con la sola forza, così che le mie protezioni e le mie reti per rilevare magie ostili sono risultate inutili. Il Professore di Difesa non ha mai incrociato il suo percorso”.
Harry deglutì, chiuse gli occhi, e pensò. “Quindi questo era un tentativo di incastrare il professor Quirrell. In qualche modo. Sembra essere il modus operandi del nemico. Un troll mangia Hermione Granger, controlliamo le protezioni, oh guarda in realtà l’ha fatto il Professore di Difesa, come l’anno scorso… no. No, non può essere giusto”.
“Perché no, signor Potter?” disse il Maestro di Pozioni. “Mi sembra abbastanza ovvio –”
“È quello il problema.”
Il nemico è intelligente.
Lentamente l’annebbiamento dovuto al sonno stava abbandonando la mente di Harry, e dopo un’intera notte di sonno il suo cervello poteva vedere cose che non erano state chiare il giorno precedente.
Secondo le norme letterarie consuete… il nemico non avrebbe dovuto poter esaminare ciò che avevi fatto, sabotare gli oggetti magici che avevi distribuito, e poi mandare un troll reso irrilevabile con metodi che gli eroi non potevano comprendere neppure dopo i fatti, cosicché avresti potuto anche non difenderti per niente. In un libro, il punto di vista generalmente restava sui personaggi principali. Un nemico che riuscisse a vanificare aggirandoli tutti gli sforzi dei protagonisti, a seguito di un piano e di azioni compiute letteralmente fuori dalla visuale, sarebbe stato un diabolus ex machina, e drammaticamente insoddisfacente.
Ma nella vita reale il nemico avrebbe pensato di essere lui il personaggio principale, e sarebbe stato anche intelligente, e avrebbe pensato le cose in anticipo, anche se non lo vedevi mentre lo faceva. Era quello il motivo per cui tutto questo sembrava così slegato, con parti inspiegate e apparentemente inspiegabili. Come si era sentito Lucius, quando Harry aveva minacciato Silente di distruggere Azkaban? Come si erano sentiti gli Auror sopra Azkaban, vedendo il manico di scopa salire come una torcia ardente?
Il nemico è intelligente.
“Il nemico sapeva perfettamente bene che sarebbe tornato indietro nel tempo per verificare ciò che era davvero successo a Hermione, specialmente poiché il fatto che il troll sia riuscito a entrare a Hogwarts ci dice che qualcuno può ingannare le protezioni”. Harry chiuse gli occhi, pensando più intensamente, cercando di mettersi nei panni del nemico. Perché egli stesso, o il suo lato oscuro, avrebbero fatto qualcosa come – “Era previsto che giungessimo alla conclusione che il nemico ha il controllo di ciò che le protezioni ci dicono. Ma quello è in realtà qualcosa che il nemico può fare solo con difficoltà, o in condizioni speciali; sta cercando di creare una falsa apparenza di onnipotenza”. Come avrei fatto io. “In seguito, per ipotesi, le protezioni mostrano la professoressa Sinistra che uccide qualcuno. Pensiamo che le protezioni siano state ingannate di nuovo, ma in realtà la professoressa Sinistra è stata oggetto di Legilimanzia e l’ha fatto davvero”.
“A meno che questo sia esattamente ciò che il Signore Oscuro si aspetta che pensiamo”, disse Severus Snape, le sue sopracciglia corrugate per la concentrazione. “Nel qual caso egli ha l’effettivo controllo delle protezioni, e la professoressa Sinistra sarebbe innocente”.
“Il Signore Oscuro usa davvero piani con tutti quei livelli meta –”
“Sì”, dissero Silente e Severus.
Harry annuì assorto. “Allora questa potrebbe essere una messinscena per farci pensare o che le protezioni ci stiano dicendo la verità mentre stanno mentendo, o che stiano mentendo mentre ci dicono la verità, a seconda di quale sia il livello al quale il nemico si aspetta che ragioniamo. Ma se il nemico sta progettando di farci fidare delle protezioni – ci saremmo fidati delle protezioni comunque, se non ci avesse dato ragione di diffidare di loro. Quindi non ci sarebbe stato bisogno di fare tutto il lavoro di incastrare il professor Quirrell in modo che ci accorgessimo che era previsto che lo scoprissimo, solo per portarci con l’inganno a ragionare a un meta livello –”
“Non proprio”, disse Silente. “Se Voldemort non si è completamente impadronito delle protezioni, allora le protezioni dovevano credere che fosse all’opera la mano di qualche Professore. Altrimenti avrebbero dato l’allarme al momento del ferimento della signorina Granger, e non solo alla sua morte”.
Harry alzò una mano e si strofinò la fronte, proprio sotto i capelli.
Va bene, domanda seria. Se il nemico è così intelligente, perché diavolo sono ancora vivo? È davvero così difficile avvelenare qualcuno, ci sono Incantesimi e Pozioni e bezoarii che possono curarmi da letteralmente ogni cosa che potrebbe essere fatta scivolare nella mia colazione? Le protezioni lo registrerebbero, terrebbero traccia della magia dell’assassino?
Potrebbe la mia cicatrice contenere il frammento dell’anima che sta tenendo ancorato al mondo il Signore Oscuro, in modo che egli non voglia uccidermi? Invece sta cercando di allontanare tutti i miei amici per indebolire il mio spirito in modo che lui possa prendere il controllo del mio corpo? Spiegherebbe la cosa della Rettilofonia. Il Cappello Smistatore potrebbe non essere in grado di rilevare un coso-lich-filatterio. Problema palese 1, si suppone che il Signore Oscuro abbia prodotto il suo coso-lich-filatterio nel 1943 uccidendo comesichiamaquella e incastrando il signor Hagrid. Problema palese 2, le anime non esistono.
Sebbene Silente abbia anche pensato che il mio sangue fosse un ingrediente cruciale in un rituale per ripristinare pienamente le forze del Signore Oscuro, cosa che richiederebbe tenermi vivo fino ad allora… ecco un pensiero allegro.
“Beh…” disse Harry. “Sono sicuro di una cosa”.
“E sarebbe?”
“Neville deve essere portato via da Hogwarts ora. È chiaramente il prossimo bersaglio e nessuno studente del primo anno potrebbe sopravvivere a questo livello di attacchi. Siamo fortunati che Neville non sia stato assassinato ieri sera, il nemico non deve aspettare che abbiamo terminato il nostro lutto prima di fare la prossima mossa”. Perché il nemico non ha attaccato mentre eravamo distratti?
Silente scambiò uno sguardo con Severus, e poi con l’espressione improvvisamente contratta della professoressa McGonagall. “Harry”, disse il vecchio mago, “se mandi lontano da te tutti i tuoi nemici, sarebbe come se Voldemort –”
“Starò bene posso stare senza Neville per un paio di mesi in più non è che lei stesse pensando di far rimanere qui i miei amici durante l’estate e quella è semplicemente e chiaramente una giustificazione insufficiente per lasciarli ammazzare! Professoressa McGonagall –”
“Sono alquanto d’accordo”, disse la strega scozzese. Si accigliò. “Sono estremamente d’accordo. Sono d’accordo al punto che… sto avendo dei problemi a capire come esprimerlo, Albus…”
“Fino al punto in cui lo porta via da qui lei stessa, indipendentemente da ciò che tutti gli altri dicono, perché non è una scusante dire che stava semplicemente seguendo gli ordini se Neville finisce ammazzato?” disse Harry.
La professoressa McGonagall chiuse brevemente gli occhi. “Sì, ma certamente dovrebbe esistere qualche altro modo di essere responsabile che non includa minacce di azioni unilaterali”.
Il Preside sospirò. “Non c’è bisogno. Vai, Minerva”.
“Aspettate”, disse il Maestro di Pozioni, proprio mentre la professoressa McGonagall, muovendosi piuttosto agilmente, stava prendendo un pizzico di polvere verde dal vaso della Metropolvere. “Non dovremmo attirare l’attenzione sul ragazzo, così come il Preside l’ha attirata sui gemelli Weasley. Sarebbe più saggio, penso, se la nonna del signor Longbottom lo prelevasse da Hogwarts. Lasciamolo stare nella sua Sala Comune per ora; il Signore Oscuro non sembra capace di agire così apertamente”.
Ci fu un altro lungo scambio di sguardi tra i quattro, e infine Harry annuì, seguito dalla professoressa McGonagall.
“In tal caso”, disse Harry, “sono sicuro di un’altra cosa”.
“E sarebbe?” disse Silente.
“Ho davvero bisogno di far visita al bagno, e vorrei anche cambiarmi questo pigiama.”
“A proposito”, disse Harry mentre egli e il Preside emergevano dalla Metropolvere nell’ufficio vuoto del Preside della Casa di Corvonero. “Un’ultima domanda veloce che volevo farle. Quella spada che i gemelli Weasley hanno tirato fuori dal Cappello Smistatore. Quella era la Spada di Grifondoro, no?”
Il vecchio mago si girò, il volto neutro. “Cosa te lo fa pensare, Harry?”
“Il Cappello Smistatore ha gridato Grifondoro! subito prima di porgerla, la spada aveva un pomello di rubino e lettere dorate sulla lama, e la scritta in latino diceva Nulla di meglio. È solo un’impressione.”
“Nihil supernum”, disse il vecchio mago. “Non è esattamente quello che significa”.
Harry annuì. “Mmhm. Cosa ne ha fatto?”
“L’ho recuperata da dove era caduta, e l’ho messa in un posto sicuro”, disse il vecchio mago. Indirizzò a Harry un’occhiata severa. “Spero che tu non la brami per te stesso, giovane Corvonero”.
“Niente affatto, voglio solo accertarmi che lei non la stia sottraendo definitivamente ai suoi legittimi utilizzatori. Così i gemelli Weasley sono l’Erede di Grifondoro, allora?”
“L’Erede di Grifondoro?” disse Silente, sembrando sorpreso. Poi il vecchio mago sorrise, gli occhi blu che luccicarono intensamente. “Ah, Harry, Salazar Serpeverde può aver costruito una Camera dei Segreti dentro Hogwarts, ma Godric Grifondoro non era solito compiere tali stravaganze. Abbiamo solo visto che Godric lasciò la sua Spada in difesa di Hogwarts, se un degno studente avesse mai fronteggiato un nemico che non potesse sconfiggere da solo”.
“Non è la stessa cosa che dire no. Non pensi che non ho notato che non ha effettivamente detto di no.”
“Non sono vissuto in quegli anni, Harry, e non so tutto ciò che Godric Grifondoro possa avere o non avere fatto –”
“Assegna lei in effetti una probabilità soggettiva superiore al cinquanta percento che esista qualcosa come un Erede di Grifondoro e che uno o entrambi i gemelli Weasley lo siano? Sì o no, evadere la domanda significa sì. Non riuscirà a distrarmi, indipendentemente da quanto debba andare in bagno.”
Il vecchio mago sospirò. “Sì, Fred e George Weasley sono l’Erede di Grifondoro. Ti imploro di non parlarne con loro, non ancora”.
Harry annuì, e si girò per andarsene. “Sono sorpreso”, disse Harry. “Ho letto un po’ della biografia storica di Godric Grifondoro. I gemelli Weasley sono… beh, sono grandiosi in diversi modi, ma non sembrano molto simili al Godric dei libri di storia”.
“Solo un uomo straordinariamente orgoglioso e vanesio”, disse pacatamente Silente, mentre si voltò verso la Metropolvere nuovamente divampante di fiamme verdi, “crederebbe che il suo erede debba essere come lui, invece che come colui che egli desiderava poter essere”.
Il Preside entrò nel fuoco verde, e svanì.
Il secondo incontro: in un piccolo sgabuzzino lontano dalla Sala Comune Tassofrasso
Il volto di Neville Longbottom era contratto per l’angustia, mentre parlava senza che nessuno ascoltasse, rivolto all’aria vuota.
“Seriamente”, gli rispose l’aria vuota. “Sto indossando un mantello invisibile con incantesimi anti-rilevamento extra solo per camminare nei corridoi perché io non voglio essere ucciso. I miei genitori mi avrebbero allontanato da Hogwarts in un istante se il Preside l’avesse permesso. Neville, il tuo allontanamento da Hogwarts è buon senso, non ha nulla a che fare con –”
“Ti ho tradito, Generale”, disse Neville, la sua voce tanto cupa quanto qualunque undicenne normale potesse ragionevolmente sopportare. “Non l’ho fatto neppure nel modo Caotico. Mi sono adeguato all’autorità e ho cercato di fare adeguare all’autorità anche te. Cos’è che dici sempre, a proposito di come nella Chaos Legion, un soldato che possa solo obbedire agli ordini è inutile?”
“Neville”, disse risolutamente l’aria vuota. La pressione di due mani, al di sotto di un tessuto sottile, giunse a pesare fermamente sulle spalle di Neville; e la voce gli si avvicinò. “Non stavi obbedendo ciecamente all’autorità, stavi cercando di proteggermi. È vero che in questo mondo caotico, i soldati che possono solo seguire le regole e i regolamenti sono inutili. Però, i soldati che seguono le regole allo scopo di proteggere i propri amici sono –”
“Appena più che inutili?” disse amaramente Neville.
“Decisamente meglio che inutili. Neville, hai compiuto un errore di giudizio. Mi è costato circa sei secondi. Ora può essere che le ferite di Hermione fossero solo appena fatali, ma anche in quel caso, non penso che sei secondi fosse un tempo realmente sufficiente per il troll per staccare un’ulteriore morso di Hermione. Nel mondo contro-fattuale in cui tu non ti sei parato di fronte a me, Hermione è comunque morta. Ora, potrei stare qui a elencare la prima dozzina di modi in cui Hermione sarebbe potuta essere viva se non fossi stato stupido –”
“Tu? Tu sei corso fuori a cercarla. Io sono quello che ha cercato di fermarti. Se c’è una colpa è mia”, disse amaramente Neville.
Dopo di ciò l’aria vuota rimase silenziosa per un po’.
“Uau”, disse infine l’aria vuota. “Uau. Questo pone una prospettiva completamente differente alle cose, devo dire. Ho intenzione di ricordarmelo la prossima volta che provo l’impulso di incolparmi di qualcosa. Neville, il termine in letteratura è `bias dell’egocentrismo’, significa che fai esperienza di tutto ciò che riguarda la tua vita ma non fai esperienza di tutto il resto che accade nel mondo. Stavano accadendo molte, molte più cose di te che correvi a pararti davanti a me. Passerai delle settimane a ricordare quella cosa che hai fatto lì per sei secondi, lo so, ma nessun altro si darà pena di pensarci. Le altre persone passano molto meno tempo a pensare ai tuoi errori passati di quanto faccia tu, semplicemente perché tu non sei il centro del loro mondo. Ti garantisco che nessuno eccetto te ha neppure preso in considerazione la possibilità di incolpare Neville Longbottom di ciò che è accaduto a Hermione. Non per una frazione di secondo. Ti stai comportando, se mi perdoni il termine, da fessacchiotto. Ora taci e dimmi arrivederci”.
“Non voglio dirti arrivederci”, disse Neville. La sua voce stava tremando, ma riuscì a non piangere. “Voglio stare qui e combattere con te contro – contro qualunque cosa stia accadendo”.
L’aria vuota gli si avvicinò ancora, e lo avvolse in un abbraccio, e la voce di Harry Potter sussurrò, “Peccato”.