Capitolo 118 Qualcosa da proteggere: professor Quirrell

Articolo originale
Eliezer Yudkowsky

Il Sole splendeva sul verde scozzese, baluginanti scintille di bianco riflesso da ogni goccia di rugiada o foglia riflettente che era disposta per caso nel modo giusto, un cielo blu sereno per un funerale.
Harry aveva declinato l’invito a pronunciare l’elogio. L’aveva declinato la seconda volta. Il professor Flitwick gliel’aveva chiesto settimane prima, a maggio, per dare a Harry il tempo di scrivere le sue parole prima che fosse necessario pronunciarle; e Harry aveva detto di no, anche allora.
Così ricadde su di un Grifondoro del sesto anno, Oliver Habryka, che aveva il quarto totale più alto di punti Quirrell tra tutti gli studenti, e che era stato Generale di un esercito. Il ragazzo diciassettenne era alto e non particolarmente bello nelle vesti completamente nere; invece di una cravatta rossa, stava indossando una cravatta viola simile a quelle che talvolta il professor Quirrell aveva preferito.
Parlando, in quelle circostanze, ex tempore. Gli elogi precedenti, scritti ben in anticipo, erano stati scartati; Oliver Habryka aveva una pergamena nella mano sinistra, ma non la stava guardando affatto.
“Il professor Quirrell era molto ammalato”, disse l’alto ragazzo, la voce vacillante che cadeva sulla quiete degli studenti, occasionalmente rotta da un singhiozzo soppresso. “Penso che se il professor Quirrell fosse stato in grado di combattere nel pieno delle proprie forze, Tu-Sai-Chi non l’avrebbe potuto sconfiggere facilmente, e forse niente affatto. Dicono che David Monroe sia stato l’unico di cui Tu-Sai-Chi abbia mai avuto paura, ai suoi tempi. Ma”, la voce di Oliver si ruppe, “il professor Quirrell non era nel pieno delle sue forze. Era molto ammalato. Aveva problemi a camminare da solo. Ed è andato a fronteggiare il Signore Oscuro, da solo.”
Ci fu una pausa, allora, mentre gli studenti piansero per un po’.
Oliver si asciugò le lacrime con la manica, e parlò ancora. “Non sappiamo con esattezza cosa sia accaduto”, disse Oliver. “Immagino che il Signore Oscuro lo abbia deriso. Forse ha preso in giro il Professore, per averlo sfidato quando non poteva tenersi in piedi. Beh, adesso non ride più, giusto?”
Ci furono dei fieri cenni con la testa da parte degli studenti; di tutti quelli che Harry poteva vedere, da Grifondoro a Serpeverde.
“Forse il Signore Oscuro conosceva qualche modo di curare il professor Quirrell, Tu-Sai-Chi è tornato dai morti dopo tutto. Forse ha offerto al professor Quirrell la sua vita se l’avesse servito. Il professor Quirrell ha sorriso, e ha detto al Signore Oscuro che era giunto il momento per loro di giocare a un gioco chiamato `Chi è il mago più pericoloso del mondo’.”
Se non le sai, non ti inventare le cose. Ma Harry non disse niente. Era ciò che Lord Voldemort avrebbe potuto tentare, era ciò che il professor Quirrell avrebbe potuto rispondere.
“E non ci stanno dicendo tutto”, disse Oliver, “ma possiamo indovinare cos’è accaduto dopo. Sappiamo tutti che Hermione Granger, che era uno degli studenti migliori del Professore, era stata uccisa da un troll, in precedenza, deve essere stato il Signore Oscuro a farlo accadere, proprio come l’ha incastrata per l’Incantesimo di Raffreddamento del Sangue. Il professor Quirrell sapeva che il Signore Oscuro era dietro a questo, così ha rubato il corpo della signorina Granger e l’ha conservato, tenendolo al sicuro –”
Non lo si poteva incolpare di quello –
“Poi il professor Quirrell è andato ad affrontare il Signore Oscuro. Il Signore Oscuro ha ucciso il professor Quirrell. E Hermione Granger è tornata in vita. Dicono che sia viva e in salute ora, e forse qualcosa di più. Quando il Signore Oscuro ha cercato di catturarla, tutto ciò che è rimasto di lui sono le sue vesti bruciate e le sue mani attorno alla gola della signorina Granger. Proprio come Harry Potter è stato protetto dalla Maledizione Mortale dall’amore e dal sacrificio di sua madre, la volontà del professor Quirrell di andare, a fronteggiare, il Signore Oscuro da solo, deve aver richiamato, lo spirito di Hermione Granger, indietro da, da ovunque, lei fosse –” la voce di Oliver si stava incrinando.
“Non è andata proprio così”, disse Harry dalla prima fila di sedie, anche la sua voce roca. Doveva dire qualcosa a quel punto, prima che andasse tutto fuori controllo. Se non era già fuori controllo. “David Monroe era un mago potente, più potente di quanto chiunque, eccetto lui e io, sapesse. Non credo che si possa riportare in vita qualcuno sacrificando sé stessi. Nessuno dovrebbe provare a farlo in quel modo.”
Una storia così bella. Sarebbe dovuta essere vera. Sarebbe dovuta essere vera.
“Non so molto della persona dietro il Professore”, disse Oliver Habryla, dopo aver ripreso il controllo. “So che David Monroe non era un uomo felice. Non poté mai lanciare un Incantesimo Patronus.”
Le lacrime si stavano nuovamente accumulando negli occhi di Harry. Non era giusto, non era equo, Voldemort aveva ucciso così tante persone, sarebbe dovuto morire insieme ai suoi seguaci, non meritava un trattamento speciale. Ma non era stata solo la debolezza di Harry, erano stati gli horcrux, Voldemort non sarebbe potuto essere ucciso subito. Così Harry poteva ammetterlo, era felice, era felice che il professor Quirrell non fosse scomparso del tutto…
“Ma io, so”, disse Oliver, lacrime che luccicavano sulle sue guance, “che il professor Quirrell, è felice, ovunque, egli sia ora.”
Sulla mano sinistra di Harry, un minuscolo smeraldo brillò luminoso al sole mattutino.
Non il paradiso, non qualche stella lontana, non un luogo diverso ma una persona migliore, glielo mostrerò, un giorno le mostrerò come essere felice –
L’alto ragazzo diede un’occhiata alla pergamena che reggeva nell’altra mano, la prima volta che la consultava. “Il professor Quirrell”, disse Oliver, la sua voce ora più fiera e rapida, “era, di gran lunga, il migliore Professore di Magia da Battaglia che Hogwarts abbia mai avuto. Salazar Serpeverde non può essere stato un insegnante bravo la metà, non importa quali incantesimi conoscesse. Il professor Quirrell ci disse all’inizio di questo anno che ciò che ci avrebbe insegnato sarebbero state sempre le nostre solide fondamenta nelle arti di Difesa. E così sarà. Per sempre. Le insegneremo ai nuovi studenti l’anno prossimo, indipendentemente da quale professore avremo. Gli studenti più vecchi insegneranno ai più giovani. Questa è la soluzione alla maledizione sulla cattedra di Difesa. Non resteremo seduti ad aspettare che le autorità ci insegnino. E ci accerteremo che gli insegnamenti del professor Quirrell non muoiano mai dentro Hogwarts.”
Harry guardò là dove la professoressa – no, la preside – McGonagall era seduta, e vide la Preside annuire silenziosamente, un’espressione che era triste e severa e orgogliosa.
“Non ci hanno ancora permesso di vedere la signorina Granger”, disse Oliver. La sua voce tremò. “La Ragazza-Che-È-Risorta. Ma io penserò sempre al Professore di Difesa, quando vedrò lei. Il suo sacrificio vive in lei, proprio come i suoi insegnamenti vivono in noi.” Oliver diede un’occhiata là dove era seduto Harry, poi guardò di nuovo la pergamena. “Al professor Quirrell, allora, al migliore Serpeverde che ci sia mai stato, ciò che ogni Serpeverde dovrebbe essere! Tre urrà per lui!”
Urrà! Urrà! Urrà!
Nessuno rimase in silenzio questa volta, non un solo studente che Harry potesse vedere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Chaos Legion wants you!