Non imparare dalla storia

Articolo originale
Eliezer Yudkowsky
30 Agosto 2007

Tanto tempo fa, nella mia gioventù selvaggia e spericolata, quando non conoscevo la Via di Bayes, diedi una Risposta Misteriosa a una domanda apparentemente misteriosa. Fu una sequenza di molti errori, ma uno in particolare spiccava come criticamente importante: il mio più giovane io non comprendeva che risolvere un mistero dovrebbe farlo sentire meno confuso. Cercavo di spiegare un Fenomeno Misterioso – che per me significava trovarne una causa, adattandolo a un modello integrato della realtà. Perché questo dovrebbe rendere il fenomeno meno Misterioso, se questa è la sua natura? Cercavo di spiegare il Fenomeno Misterioso, non di renderlo (mediante qualche impossibile alchimia) un fenomeno mondano, un fenomeno che sin dall’inizio non dovrebbe nemmeno richiedere una spiegazione inusuale.

Come Razionalista Tradizionale conoscevo i racconti storici degli astrologi e astronomia, di alchimisti e chimica, di vitalisti e biologia. Ma il Fenomeno Misterioso non era così. Era qualcosa di nuovo, qualcosa di più strano, di più difficile, qualcosa che la scienza ordinaria non era riuscita a spiegare per secoli –

– come se stelle, materia e vita non fossero stati misteri per centinaia d’anni e migliaia d’anni, dall’alba del pensiero umano fino a che la scienza non li ha infine risolti.

Noi impariamo astronomia, chimica e biologia a scuola, e ci sembra che queste materie siano sempre state il corretto ambito della scienza, che non siano mai state misteriose. Quando la scienza osa sfidare un nuovo Grande Interrogativo, i figli di quella generazione sono scettici, perché non hanno mai visto la scienza spiegare qualcosa che sembra loro misterioso. La scienza serve solo a spiegare soggetti scientifici, come le stelle, la materia e la vita.

Pensavo che la lezione della storia fosse che astrologi, alchimisti e vitalisti avessero un difetto innato del carattere, una tendenza al misterianesimo, che li portava a tirar fuori spiegazioni misteriose per soggetti non misteriosi. Ma certamente, se un fenomeno è veramente molto bizzarro, una spiegazione bizzarra potrà essere giustificata?

È stato solo più tardi, quando quando ho cominciato a intravedere la struttura mondana all’interno del mistero, che ho capito in quali panni mi ero messo. Solo allora ho compreso quanto doveva essere sembrato ragionevole il vitalismo a quei tempi, quanto sorprendente e imbarazzante era stata la risposta dell’universo: “La vita è cosa mondana, non ha bisogno di una spiegazione bizzarra.”

Noi leggiamo la storia ma non la viviamo, non ne abbiamo esperienza diretta. Se solo io avessi personalmente postulato misteri astrologici e poi scoperto la meccanica newtoniana, postulato misteri alchemici e poi scoperto la chimica, postulato misteri vitalistici e poi scoperto la biologia. Avrei pensato alla mia Risposta Misteriosa e detto a me stesso: “Non esiste che io ci possa cascare un’altra volta“.

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