Immagina di guardare la tua mano, senza sapere nulla di cellule, di biochimica, del DNA. Hai imparato un po’ di anatomia dalle dissezioni, quindi sai che la mano contiene muscoli; ma non sai perché i muscoli si muovano invece di restare inerti come argilla. La tua mano è solo… roba… e per qualche motivo si muove ai tuoi comandi. Questa non è magia?
“Il corpo degli animali non agisce come una macchina termodinamica … la coscienza insegna a ciascun individuo che questi [meccanismi che fanno muovere gli esseri viventi] sono, entro certi limiti, soggetti agli ordini della sua volontà. Sembra quindi che le creature animate abbiano il potere di applicare direttamente forze a certe particelle mobili di materia nei loro corpi che determinano il moto di queste particelle per produrre effetti meccanici … L’influenza della vita animale o vegetale sulla materia è infinitamente al di là di qualsiasi ricerca scientifica intrapresa finora. Le sue capacità di controllare il movimento di particelle mobili, nel palese quotidiano miracolo del libero arbitrio umano, e nella crescita generazione dopo generazione delle piante da un singolo seme, sono infinitamente differenti da ogni possibile risultato di collisioni fortuite di atomi … I biologi moderni stanno tornando ad accettare [con convinzione qualcosa al di là delle semplici forze gravitazionali, chimiche e fisiche] e questa [cosa sconosciuta] è il principio vitale.”
– Lord Kelvin
Questa era la teoria del vitalismo; che la differenza misteriosa tra materia vivente e non vivente fosse spiegata da un elan vital o vis vitalis. L’elan vital è infuso nella materia vivente e ne causa il movimento per controllo cosciente. L’elan vital partecipa in trasformazioni chimiche che non possono avvenire in nessuna semplice particella non-vivente – la successiva sintesi dell’urea, un componente dell’urina, da parte di Wöhler, diede un grave colpo alla teoria vitalistica, in quanto mostrava che la semplice chimica poteva replicare un prodotto della biologia.
Sostenere che “elan vital” sia una spiegazione, persino una falsa spiegazione come il flogisto, è probabilmente fargli troppo credito. Funzionava prevalentemente come un arresto per la curiosità. Tu chiedi “Perché?” e la risposta è “Elan vital!”
Quando dici “Elan vital!”, sembra che tu sappia perché la tua mano si muove. Hai un piccolo diagramma causale nella tua testa che dice [“Elan vital!”] -> [la mano si muove]. Ma in realtà non sai niente che non sapessi anche prima. Non sai, per esempio, se la tua mano genera o assorbe calore, a meno che tu non abbia già osservato il fatto; in caso contrario, non saresti in grado di predirlo in anticipo. La tua curiosità si sente sazia, ma non è stata nutrita. Visto che puoi dire “Perché? Elan vital!” a ogni possibile osservazione, è ugualmente valida per spiegare ogni possibile risultato, un’ipotesi di massima entropia mascherata, eccetera.
Ma la lezione più importante è nella reverenza dei vitalisti per l’elan vital, la loro propensione a considerarlo un mistero al di là della scienza. Incontrando il grande drago Sconosciuto, i vitalisti non estraevano la spada per dare battaglia, ma chinavano il collo in sottomissione. Erano orgogliosi della loro ignoranza, avevano fatto della biologia un mistero sacro e quindi provavano orrore nel rinunciare all’ignoranza quando l’evidenza bussava alla porta.
Il Segreto della Vita era infinitamente al di là della portata della scienza! Non solo un po’ oltre, nota bene, ma infinitamente oltre! Lord Kelvin riceveva evidentemente una forte soddisfazione emotiva dal non conoscere qualcosa.
Ma l’ignoranza esiste nella mappa, non nel territorio. Se io sono ignorante riguardo a un fenomeno, questo è un fatto del mio stato mentale, non un fatto che riguarda il fenomeno stesso. Un fenomeno può sembrare misterioso a una certa persona. Non esistono fenomeni che siano misteriosi in se stessi. Adorare un fenomeno perché sembra così meravigliosamente misterioso, è adorare la propria ignoranza.
Vitalismo e flogisto condividevano l’errore di incapsulare il mistero in una sostanza. Il fuoco era misterioso, e la teoria del flogisto incapsulava il mistero in una misteriosa sostanza chiamata “flogisto”. La vita era un sacro mistero e il vitalismo incapsulava il sacro mistero in una misteriosa sostanza chiamata “elan vital”. Nessuna delle due risposte aiutava a concentrare la densità di probabilità del modello – rendere alcuni risultati più facili da spiegare di altri. La “spiegazione” si limitava ad avvolgere la domanda in una pallina nera, dura e opaca.
In una commedia di Molière, un medico spiega il funzionamento di un sonnifero dicendo che contiene un “principio soporifero”. Stessa cosa. È un difetto della psicologia umana il fatto che, davanti a un fenomeno misterioso, postuliamo più facilmente una inerente sostanza misteriosa piuttosto che un soggiacente processo complesso.
Ma l’errore più profondo è presumere che una risposta possa essere misteriosa. Se un fenomeno sembra misterioso, questo è un fatto relativo al nostro stato di conoscenza, non al fenomeno stesso. I vitalisti vedevano un misterioso buco nella loro conoscenza e postulavano una roba misteriosa per tappare il buco. Nel fare questo, confondevano la mappa con il territorio. Tutta la confusione e la perplessità esistono nella mente, non incapsulate in una sostanza.
Questa è la spiegazione completa e definitiva del perché, più e più volte nella storia umana, la gente è stata sconvolta scoprendo che una domanda incredibilmente misteriosa aveva una risposta non misteriosa. Il mistero è una proprietà delle domande, non delle risposte.
Chiamo quindi le teorie come il vitalismo risposte misteriose a domande misteriose.
Questi sono i segni di una risposta misteriosa a una domanda misteriosa:
- Primo, la spiegazione funziona come arresto della curiosità invece di vincolare l’aspettativa.
- Secondo, l’ipotesi non ha parti mobili – il modello non è un meccanismo complesso, ma una sostanza o forza compatta. Si può sostenere che la misteriosa sostanza o la misteriosa forza sia qua o là, a causare questo o quello; ma la ragione per cui la forza misteriosa si comporta così è racchiusa in un’unità compatta.
- Terzo, quelli che forniscono la spiegazione si vantano della propria ignoranza; parlano orgogliosi di come il fenomeno sfidi la scienza ordinaria o sia diverso dai banali fenomeni mondani.
- Quarto, anche dopo che la risposta è stata data, il fenomeno è ancora un mistero e possiede la stessa qualità di meravigliosa inesplicabilità che aveva sin dall’inizio.