Prefazione


Nella tarda primavera dell’anno 731 dalla fondazione di Roma, quello che noi chiamiamo il 23 avanti Cristo, l’Imperatore Giulio Cesare Ottaviano Augusto si ammalò gravemente e nominò suoi eredi Marco Vipsanio Agrippa e Lucio Calpurnio Pisone. Dopo essere stato in punto di morte per diversi giorni, l’Imperatore si riprese e continuò a regnare e ad ordinare l’Impero Romano fino alla sua morte nell’anno 14 dopo Cristo.

Questo è quello che ci dice la Storia.
Una Storia.
Quelle che state per leggere sono storie accadute in una Storia un po’ diversa.
Non molto diversa.
Ricominciamo.

Nella tarda primavera dell’anno DCCXXXI ab urbe condita, quello che noi avremmo potuto chiamare il 23 avanti Cristo, il princeps Giulio Cesare Ottaviano Augusto si ammalò gravemente e nominò suoi eredi Marco Vipsanio Agrippa e Lucio Calpurnio Pisone. Dopo diversi giorni di agonia il princeps morì, il quarto giorno delle Kalendae di Iulius. Dopo la sua morte, Agrippa e Pisone lavorarono insieme per portare avanti la riorganizzazione della Repubblica che Augusto aveva iniziato.

All’inizio la divergenza è piccola.
Sul lungo periodo però le differenze si accumulano; già dopo pochi decenni, quando comincia la nostra storia, l’Impero Romano è cambiato abbastanza rispetto a quello che noi conosciamo. Ad esempio, non è mai esistito un Impero Romano.

Sipario.

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