(Quello che segue è capitato a me in una chatroom su IRC, abbastanza tempo fa visto che frequentavo ancora IRC. Il tempo ha sfuocato la memoria, quindi il mio racconto potrebbe essere impreciso.)
Ero qui, in una chatroom su IRC, quando qualcuno dice che un suo amico ha bisogno di un consiglio medico. L’amico ha avuto un improvviso dolore al petto così ha chiamato un’ambulanza, l’ambulanza è arrivata ma i paramedici gli hanno detto che non era niente e se ne sono andati, e ora il dolore è peggiorato. Cosa dovrebbe fare il suo amico?
Ero confuso da questa storia. Ricordavo chiaramente di aver letto dei senzatetto di New York che chiamano un’ambulanza solo per essere portati in un luogo caldo e di come i paramedici siano sempre obbligati a portarli al pronto soccorso, anche se è la 27ᵃ volta. Perché se non lo fanno la compagnia delle ambulanze può essere citata per danni per un sacco di soldi. Allo stesso modo, il pronto soccorso è legalmente obbligato a curare chiunque, indipendentemente dal fatto che sia in grado di pagare. (E gli ospedali sono costretti ad assorbirne i costi, che sono enormi, così gli ospedali stanno chiudendo i reparti di pronto soccorso… Ci si domanda quale sia il senso di avere degli economisti se poi ci limitiamo a ignorarli.) Insomma, non riuscivo a capire come avessero potuto verificarsi gli eventi descritti. Chiunque avesse riportato un improvviso dolore al petto avrebbe dovuto essere immediatamente portato via dall’ambulanza.
Qui è dove ho fallito come razionalista. Ricordavo diverse occasioni in cui il mio medico aveva completamente evitato di preoccuparsi al racconto di sintomi che sembravano, a me, molto preoccupanti. E la Medicina Costituita aveva sempre avuto ragione. Ogni singola volta. Anche io avevo avuto dolori al petto una volta e il dottore mi spiegò pazientemente che quelli che stavo descrivendo erano dolori muscolari, non un infarto. Così dissi nel canale IRC: “Beh, se i paramedici hanno detto al tuo amico che non è niente, deve davvero essere una cosa da niente – l’avrebbero portato in ospedale se ci fosse stata la minima possibilità di qualche problema serio.”
Così feci in modo di spiegare la storia all’interno del mio modello preesistente, anche se sembrava facesse un po’ fatica ad adattarcisi…
Più tardi, il tipo tornò sul canale IRC e disse che il suo amico aveva inventato tutto. Evidentemente non era uno dei suoi amici più affidabili.
Avrei dovuto forse capire che uno sconosciuto contatto di un conoscente su un canale IRC poteva essere meno affidabile di un articolo pubblicato sul giornale. Ahimè, credere è più facile che dubitare; noi crediamo istintivamente ma dubitare richiede uno sforzo cosciente.
Così invece ho piegato a forza il mio modello della realtà per spiegare un’anomalia che non era mai avvenuta realmente. E io sapevo quanto questo fosse imbarazzante. Sapevo che l’utilità di un modello si misura non in quello che può spiegare ma in ciò che non può spiegare. Un’ipotesi che non proibisce nulla permette tutto e quindi non modifica le aspettative.
La tua forza come razionalista è la capacità di essere confuso più da un’invenzione che dalla realtà. Se sei ugualmente bravo a spiegare qualsiasi risultato, hai zero conoscenza.
Siamo tutti deboli a volte, la cosa triste è che io avrei potuto essere più forte. Avevo tutte le informazioni necessarie per arrivare alla risposta corretta, ho persino notato il problema, e poi l’ho ignorato. La mia sensazione di confusione era un Indizio e io ho buttato via il mio Indizio.
Avrei dovuto fare più attenzione a quella sensazione che la spiegazione sembrasse ancora un po’ forzata. È una delle sensazioni più importanti che un cercatore di verità può avere, una parte della tua forza come razionalista. È un difetto di progetto della cognizione umana che questa sensazione si manifesti come una leggera forzatura nel fondo della tua mente, invece che con una sirena d’allarme e un’insegna al neon lampeggiante con la scritta: “O IL TUO MODELLO È SBAGLIATO O QUESTA STORIA È FALSA”.