La politica uccide la mente

Articolo originale
Eliezer Yudkowsky
18 Febbraio 2007

[Nota del traduttore: questo articolo è abbastanza chiaramente parte di un flame nato all’epoca sul blog Overcoming Bias, al quale Yudkowsky collaborava prima di aprire il proprio blog Less Wrong. Ho deciso di tradurlo ugualmente, perché al di là delle polemiche personali l’argomento mi sembra comunque di interesse generale]

La gente si comporta in modo strano quando si parla di politica. I motivi evolutivi di questo fatto sono a un tempo ovvi e meritevoli di essere elaborati: nell’ambiente ancestrale, la politica era una questione di vita e di morte. E di sesso, di ricchezza, di alleanze, di reputazione… Quando, oggi, discuti sul fatto se “noi” dovremmo aumentare il salario minimo, stai utilizzando adattamenti per un ambiente ancestrale quando essere dalla parte sbagliata poteva costarti la vita. Essere dalla parte giusta della discussione poteva permettere a te di uccidere l’odiato rivale!

Se vuoi sviluppare un argomento al riguardo della scienza o della razionalità, il mio consiglio è di non scegliere come esempio un ambito relativo alla politica contemporanea se solo puoi evitarlo. Se il tuo argomento è implicitamente connesso alla politica, parla di Luigi XVI durante la Rivoluzione Francese. La politica è un ambito importante al quale dovremmo individualmente applicare la nostra razionalità — ma è un ambito terribile per imparare la razionalità, o per discuterne, a meno che tutti i partecipanti non siano già razionali.

La politica è un’estensione della guerra con altri mezzi. Gli argomenti sono soldati. Non appena sai da che parte devi stare, devi sostenere tutti gli argomenti di quella parte, e attaccare tutti gli argomenti che sembrano favorire il fronte nemico; altrimenti è come se colpissi a tradimento i tuoi stessi soldati — dando aiuto e sicurezza al nemico. Persone che sarebbero perfettamente equilibrate nel soppesare con equità tutti i lati di un argomento nella loro vita professionale come scienziati, possono improvvisamente trasformarsi in zombie che recitano slogan quando c’è in ballo una questione di tipo Blu o Verde.

Nel campo dell’Intelligenza Artificiale, e in particolare nell’ambito del ragionamento non monotonico, esiste un problema standard: “Tutti i Quaccheri sono pacifisti. Tutti i Repubblicani sono no pacifisti. Nixon è un Quacchero e un Repubblicano. Nixon è un pacifista?”

Che diavolo di senso ha scegliere questo come esempio? Per risvegliare le emozioni politiche dei lettori e distrarli dal problema principale? Per far sì che i Repubblicani non si sentano benvenuti nei corsi sull’Intelligenza Artificiale e scoraggiarli ad entrare nel campo? (E no, prima che me lo chiediate, non sono un Repubblicano. O un Democratico).

Perché qualcuno dovrebbe prendere un esempio così fuorviante per illustrare il ragionamento non monotonico? Probabilmente perché l’autore non ha potuto resistere alla tentazione di dare una botta a quegli odiati Verdi. Ci si sente così bene dopo aver sferrato un bel pugno, sai, è come cercare di resistere a un biscotto al cioccolato.

E come con i biscotti al cioccolato, non tutto quello che è piacevole ti fa bene. E certamente non è bene per il tuo povero lettore a cui tocca di schivare tutti i commenti infuriati ispirati dal post sul tuo blog.

Non sto dicendo che penso che Overcoming Bias dovrebbe essere apolitico, e nemmeno che dovremmo adottare l’ideale di Wikipedia del Punto di vista neutrale. Ma cerca di resistere a dare questi sani, robusti pugni, se puoi evitarlo. Se l’argomento ha legittimamente a che fare con il tentativo di eliminare l’insegnamento dell’evoluzione nelle scuole, vai avanti e parlane — ma non dare la colpa esplicitamente all’intero Partito Repubblicano; alcuni dei tuoi lettori possono essere Repubblicani, e possono ritenere che il problema nasca da pochi sbandati, non dall’intero partito. Come con il PDVN di Wikipedia, non ha importanza se (tu credi) il Partito Repubblicano ha davvero torto. È semplicemente meglio per lo sviluppo spirituale della comunità, discutere l’argomento senza invocare la politica dei colori.

(Ora che sono stato nominato co-moderatore, penso sia meglio aggiungere un disclaimer: questo articolo esprime una mia personale opinione, non una politica ufficiale di Overcoming Bias. Questo sarà in genere sempre vero, se non indicato espressamente altrimenti).

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