Capitolo 105 La verità, parte II

Articolo originale
Eliezer Yudkowsky

Tom Riddle.
Le parole sembravano echeggiare nella testa di Harry, suscitando risonanze che morivano altrettanto rapidamente, schemi interrotti che cercavano di completarsi e fallivano.
Tom Riddle è un
Tom Riddle era il
Riddle
C’erano altre priorità a occupare l’attenzione di Harry.
Il professor Quirrell stava puntando una pistola contro di lui.
E per qualche motivo Lord Voldemort non aveva ancora fatto fuoco.
La voce di Harry fu più simile a un gracidio. “Cosa vuole da me?”
“La sua morte”, rispose il professor Quirrell, “non è chiaramente quello che sto per dire, poiché ho avuto parecchio occasioni per ucciderla se avessi voluto. La fatidica battaglia tra Lord Voldemort e il Ragazzo-Che-È-Sopravvissuto è un parto dell’immaginazione di Silente. So dove trovare la casa della sua famiglia a Oxford, e ho familiarità con il concetto di fucile da cecchino. Sarebbe morto prima ancora di toccare una bacchetta. Spero che questo sia chiaro per lei, Tom?”
“Cristallino”, sussurrò Harry. Il suo corpo stava ancora tremando, eseguendo programmi più adatti a sfuggire a una tigre che a lanciare delicati incantesimi o a pensare. Ma Harry poteva pensare a una cosa che la persona che stava puntandogli contro una pistola ovviamente voleva che facesse, a una domanda che quella persona stava aspettando che gli rivolgesse, e Harry fece così. “Perché mi sta chiamando Tom?”
Il professor Quirrell lo osservò con risolutezza. “Perché la sto chiamando Tom? Risponda. Il suo intelletto non è tutto quello che avevo sperato che fosse, ma dovrebbe essere sufficiente per questo.”
La bocca di Harry sembrò sapere la risposta prime che il suo cervello riuscisse a concentrarsi sulla domanda. “Tom Riddle è il suo nome. Il nostro nome. È ciò che Lord Voldemort è, o era, o – qualcosa.”
Il professor Quirrell annuì. “Meglio. Lei ha già sconfitto il Signore Oscuro, la prima e unica volta che ci riuscirà. Ho già distrutto tutto a eccezione di un residuo di Harry Potter, eliminando la differenza tra i nostri spiriti e permettendoci di risiedere nello stesso mondo. Ora che è chiaro per lei che la battaglia tra noi due è una bugia, può agire sensatamente per far progredire i suoi interessi. O può non farlo.” La pistola oscillò leggermente in avanti, facendo comparire un pizzicorio di sudore sulla fronte di Harry. “Lasci cadere la sua bacchetta. Ora.”
Harry la lasciò cadere.
“Si allontani dalla bacchetta”, disse il professor Quirrell.
Harry obbedì.
“Si porti le mani al collo”, disse il professor Quirrell, “e rimuova il suo Giratempo, toccandolo solo per la catena. Ponga il Giratempo al suolo, poi si allontani anche da esso.”
Harry fece anche quello. Anche nella sua condizione di turbamento, la sua mente continuò a cercare un modo per girare il Giratempo durante quel gesto, un movimento improvviso che lo avrebbe fatto vincere; ma Harry sapeva che il professor Quirrell si sarebbe già immaginato al posto di Harry, alla ricerca delle stesse possibili opportunità.
“Si tolga la borsa e disponga anch’essa al suolo, poi si allontani.”
Harry lo fece.
“Molto bene”, disse il Professore di Difesa. “Ora. È giunto il momento che io ottenga la Pietra filosofale. Intendo portarmi dietro questi quattro studenti del primo anno, adeguatamente Obliati dei loro ricordi più recenti in modo che rammentino comunque il loro scopo originale. Controllerò Snape e lo porrò a guardia di questa porta. Dopo che il lavoro di oggi sarà compiuto, intendo uccidere Snape per i tradimenti che ha commesso nei confronti della mia altra identità. Successivamente intendo portare con me i tre bambini-rampolli, per modellare le loro future lealtà. E sappia questo, ho degli ostaggi. Ho già messo in azione un incantesimo che ucciderà centinaia di studenti di Hogwarts, inclusi molti che lei chiama amici. Posso fermare quell’incantesimo usando la Pietra, se riuscissi a entrarne in possesso. Se fossi fermato prima di allora, o se scegliessi di non interrompere l’incantesimo, centinaia di studenti morranno.” La voce del professor Quirrell era ancora mite. “Percepisce già di avere qualche interesse in gioco, ragazzo? Sorriderei a sentirla dire `no’, ma sarebbe sperare troppo.”
“Preferirei”, Harry riuscì a dire, attraverso l’orrore, e lo strazio, e i coltelli che stavano tranciando via una connessione emotiva infliggendogli dolore come se tagliassero carne viva, “che non facesse queste cose, Professore”. Perché, professor Quirrell, perché, perché deve rivelarsi essere in questo modo, io non, non, non voglio che questo succeda…
“Molto bene”, disse il professor Quirrell. “Le concedo il permesso di offrirmi qualcosa che voglio”. La pistola fece un gesto di invito. “Questo è un raro privilegio, ragazzino. Lord Voldemort solitamente non negozia per ciò che vuole.”
Qualche parte della mente di Harry raspò freneticamente in cerca di un appiglio, di qualcosa, qualunque cosa potesse avere per Lord Voldemort o il professor Quirrell più valore di ostaggi bambini o della morte di Severus.
Un’altra parte di lui, la parte che non aveva mai smesso di pensare, conosceva già la sua risposta.
“Lei ha già un’idea di ciò che vuole da me”, disse Harry, attraverso il malessere e le ferite sanguinanti della sua anima. “Cos’è?”
“Il suo aiuto nell’ottenere la Pietra filosofale.”
Harry deglutì. Non poté impedire ai suoi occhi di andare alla pistola, poi di nuovo al volto del professor Quirrell.
Era cosciente del fatto che l’eroe di un libro di racconti avrebbe dovuto dire `No’, ma ora che si trovava davvero in una situazione simile, dire `No’ non sembrava avere senso.
“Sono deluso che debba riflettere su questa richiesta”, disse il professor Quirrell. “È inequivocabile che lei debba obbedirmi per ora, poiché ho ogni vantaggio contro di lei. Le ho insegnato a fare meglio di così; in questa situazione dovrebbe senz’altro fingere di perdere. Non si può aspettare di ottenere nulla dal resistere, eccetto dolore. Avrebbe dovuto stimare che era meglio rispondere prima, e non guadagnarsi la mia diffidenza.” Gli occhi del professor Quirrell lo studiarono con curiosità. “Forse Silente le ha riempito le orecchie con sciocchezze a proposito del nobile sprezzo? Trovo tali morali amene, poiché sono così facili da manipolare. Le assicuro che posso far apparire il disprezzo moralmente peggiore, e sarebbe ben consigliato a sottomettersi prima che le dimostri come.” La pistola rimase puntata contro Harry; ma con un cenno dell’altra mano del professor Quirrell, Tracey Davis si levò per aria, ruotò lentamente, le sue membra divaricate –
– poi, proprio mentre nuova adrenalina martellava nel cuore di Harry, Tracey fluttuò nuovamente a terra.
“Scelga”, disse il professor Quirrell. “Tutto questo inizia a mettere alla prova la mia pazienza.”
Avrei dovuto parlare in quel momento, prima che potesse strappar via le gambe di Tacey, no, non avrei dovuto, il Preside ha detto che non devo mostrare a Lord Voldemort che sarei disposto a fare qualcosa se minacciasse i miei amici perché questo gliene farebbe minacciare altri – solo che quello che ha detto prima non è una minaccia è semplicemente il genere di cose che Lord Voldemort farebbe
Harry fece un respiro profondo, poi altri. Qualunque parte di lui continuasse a funzionare completamente in automatico stava gridando alla resto della sua mente che non poteva permettersi di restare scioccato. Gli shock erano di durata finita, i neuroni continuavano a scaricare comunque, l’unica ragione per cui la mente di Harry si sarebbe spenta mentre il suo cervello continuava a funzionare era se il modello di sé di Harry avesse creduto che la sua mente dovesse spegnersi –
“Non intendo mettere alla prova la sua pazienza”, disse Harry. La sua voce si stava incrinando. Ciò era un bene. Se fosse sembrato come se fosse ancora scioccato significava che Lord Voldemort poteva dargli più tempo. “Ma se Lord Voldemort avesse la reputazione di mantenere i suoi patti, io non ne sono a conoscenza.”
“Una preoccupazione legittima”, disse il professor Quirrell. “C’è una risposta semplice, e gliel’avrei fatta applicare in ogni caso. Sserpenti non posssono mentire. E poiché ho una tremenda avversione per la stupidità, le suggerisco di non dire nulla del tipo `Cosa intende?’ È più intelligente di così, e non ho il tempo per conversazioni quali quelle che la gente si infligge a vicenda.”
Harry deglutì. I serpenti non possono mentire. “Due ssommato due uguale quattro.” Harry aveva provato a dire che due più due era uguale a tre, e la parola quattro gli era invece scivolata fuori.
“Bene. Quando Salazar Serpeverde invocò la maledizione Serpentese su sé stesso e su tutti i suoi bambini, il suo vero piano era di assicurarsi che i suoi discendenti potessero fidarsi l’uno delle parole dell’altro, quale che fossero i piani che elaboravano contro gli estranei.” Il professor Quirrell aveva adottato la sua posa da lezione di Magia da Battaglia, come se qualcuno avesse indossato una maschera molto usata, ma la pistola rimase nella sua mano, puntata. “L’Occlumanzia non può ingannare la maledizione Serpentese allo stesso modo in cui inganna il Veritaserum, e può mettere alla prova anche questo. Ora mi ascolti bene. Vieni con me, prometti tuo migliore aiuto per ottenere Pietra, e lasscerò quessti bambini indietro incolumi. Osstaggi ssono reali, centinaia di sstudenti muoiono sstanotte sse non fermo eventi già messsi in azione. Rissparmierò osstaggi sse ottengo Pietra con ssuccessso. E si segni anche questo, se lo segni per bene: non possso esssere realmente uccisso in alcun modo a me noto, e perdere la Pietra non mi impedirà di tornare, né rissparmierà ai tuoi la mia ira. Ogni atto sconsiderato che sta contemplando non può farle vincere la partita, ragazzo. Riconosco la sua capacità di infastidirmi e le suggerisco di evitare di farlo.”
“Lei ha detto”, la voce di Harry era strana anche alle sue orecchie, “che la Pietra filosofale ha poteri differenti da quelli che la leggenda elenca. Me l’ha detto in Serpentese. Mi dica cosa la Pietra fa realmente, prima che concordi di aiutarla a ottenerla”. Se fosse stato qualcosa del tipo ottenere potere totale sull’universo, allora nulla valeva quanto una probabilità marginalmente maggiore che Lord Voldemort ottenesse la Pietra.
“Ah”, disse il professor Quirrell, e sorrise. “Sta pensando. Così va meglio, e come ricompensa le offrirò un ulteriore incentivo alla cooperazione. Vita eterna e giovinezza, la creazione di oro e argento. Supponga che questi siano i veri benefici dell’essere in possesso della Pietra. Mi dica, ragazzo. Qual è il potere della Pietra?”
Forse fu l’adrenalina ancora dentro di lui, per una volta davvero utile al suo cervello. Forse fu il potere del sentirsi dire che la risposta esisteva, e che la prova non era una bugia. “Può rendere permanenti le Trasfigurazioni.”
Poi Harry si fermò, mentre udiva ciò che la sua stessa bocca aveva appena detto.
“Corretto”, disse il professor Quirrell. “Dunque, chiunque sia in possesso della Pietra filosofale è in grado di effettuare una Trasfigurazione umana.”
La mente lacerata di Harry fu ulteriormente pestata, quando comprese quale ulteriore incentivo gli sarebbe stato offerto.
“Lei ha rubato i resti della signorina Granger e li ha Trasfigurati in un qualche bersaglio dall’aspetto innocuo”, disse il professor Quirrell. “Un bersaglio Trasfigurato che deve tenere da qualche parte sulla sua persona, allo scopo di sostenere la Trasfigurazione. Ah, vedo che i suoi occhi vanno a quell’anello sulla sua mano, ma naturalmente la signorina Granger non sarà la piccola gemma incastonata nell’anello, giusto? Sarebbe troppo ovvio. No, mi aspetto che lei abbia Trasfigurato i resti di Granger nell’anello stesso, lasciando che l’aura della gemma Trasfigurata mascheri la magia dell’anello Trasfigurato.”
“Sì”, disse Harry, forzando la parola a uscire. Era una bugia, per una volta, e lo sguardo di Harry era stato intenzionale. Si era aspettato che qualcuno lo mettesse alla prova sull’anello di acciaio, aveva provato di provocare quella messa alla prova in modo da poter dimostrare ancora una volta di essere innocente, sebbene nessuno avesse accettato il suo invito – forse Silente aveva percepito soltanto che l’acciaio stesso non era magico.
“Molto bene”, disse il professor Quirrell. “Ora venga con me, mi aiuti a ottenere la Pietra, e io risusciterò Hermione Granger per lei. La sua morte ha avuto effetti spiacevoli su di lei, e non mi dispiacerebbe annullarli. Questo, per quanto la conosco, è il suo più grande desiderio. Le ho rivolto molte gentilezze, e non mi dispiacerebbe farle anche questa.” Una professoressa Sprout dallo sguardo assente si era ormai alzata da terra e stava puntando la propria bacchetta contro Harry. “Aiutami a acquissire la Pietra della Trassfigurazione, e tenterò più intenssamente che possso di rissusscitare tua amica bambina a vera e durevole vita. Detto questo, ragazzo, ssto rapidamente perdendo pazienza con te, e non ti piacerà quello che ssta per ssuccedere.” Quell’ultima frase fu sibilata con un tono che trasmise l’impressione di un serpente che drizzava la testa per colpire.

Anche allora.
Anche allora, con il mondo sottosopra, con sconvolgimento dopo sconvolgimento, anche allora il cervello di Harry non smise di essere un cervello, o di completare gli schemi i suoi circuiti erano stati cablati per completare.
Harry sapeva che quella era un’offerta troppo buona da fare a qualcuno contro il quale stavi puntando una pistola.
A meno che non avessi disperatamente bisogno del suo aiuto per tirar fuori la Pietra filosofale dallo specchio magico.
E non era rimasto tempo per pianificare, solo il pensiero che, se il professor Quirrell era disposto a tanto per ottenere il suo aiuto – ciò che Harry voleva era pretendere che il professor Quirrell promettesse di non uccidere nessuno in futuro in cambio del suo aiuto ora, ma Harry aveva la forte sensazione che il professor Quirrell avrebbe risposto `non sia ridicolo’ e non c’era tempo per una conversazione ordinaria Harry doveva indovinare in anticipo la richiesta sicura più elevata –
Gli occhi del professor Quirrell si socchiusero, le sue labbra si dischiusero –
“Se l’aiuto”, disse la bocca di Harry, “voglio che prometta che non ha intenzione di attaccarmi quando tutto questo sarà finito. Voglio che non uccida il professor Snape o nessun altro dentro Hogwarts per almeno una settimana. E voglio risposte, la verità su tutto ciò che è accaduto tutto questo tempo, ogni cosa lei sappia sulla mia natura”.
Gli occhi azzurri lo rimirarono spassionatamente.
Credo davvero che avremmo potuto pensare a qualcosa di meglio da chiedere invece di questo, disse il lato Serpeverde di Harry. Ma suppongo che fossimo legittimamente a corto di tempo, e qualunque sia ciò di cui avremo bisogno prossimamente, delle risposte saranno utili.
Harry non stava ascoltando quella voce in quel momento. Brividi freddi stavano scendendo lungo la sua schiena all’udire le voci che erano appena uscite dalle sue labbra, rivolte all’uomo con la pistola.
“Quella è la sua condizione per aiutarmi a ottenere la Pietra?” disse il professor Quirrell.
Harry annuì, incapace di articolare parole.
D’accordo”, sibilò il professor Quirrell. “Aiutami, e avrai rissposte a tue domande, sse ssono a propossito di eventi passsati, e non di miei piani per futuro. Non intendo alzare mia mano o magia contro di te in futuro, fino a che tu non alzerai tua mano o magia contro di me. Non ucciderò nesssuno dentro limiti di sscuola per una ssettimana, a meno che io non debba. Ora prometti che non tenterai di avvisare di me o sscappare. Prometti di fare tuo meglio per aiutarmi a ottenere Pietra. E tua amica bambina ssarà rissusscitata da me, a vera vita e ssalute; né io o qualcuno di miei cercheremo mai di farle del male”. Un sorriso contorto. “Prometti, ragazzo, e l’accordo ssarà conclusso.

“Prometto”, sussurrò Harry.
Cosa? gridarono altre parti della sua mente.
Uhm, ci sta ancora puntando contro una pistola, fece notare Serpeverde. Non abbiamo davvero una scelta, stiamo solo cercando di ottenere il più possibile da questa situazione.
Bastardo, disse Tassofrasso. Pensi che questo sia quello che Hermione avrebbe voluto? È di Lord Voldemort che stiamo parlando, sappiamo almeno quante persone ha ucciso, e quante ucciderà?
Respingo l’idea che stiamo scendendo a compromessi con Lord Voldemort per il bene di Hermione, disse Serpeverde. Poiché c’è, in effetti, una pistola e non possiamo fermarlo in altro modo. Inoltre, Mamma e Papà vorrebbero che l’assecondassimo e restassimo al sicuro.
Il professor Quirrell lo osservò con sicurezza. “Ripeta l’intera promessa in Serpentese, ragazzo.”
Ti aiuterò a ottenere la Pietra… non possso promettere che farò usso del masssimo impegno, non possso metterci il cuore, temo. Intendo provarci. Non farò nulla che pensso ti ssecchi ssenza buon motivo. Non chiederò aiuto sse mi asspetto che ssarà uccisso da te o che osstaggi moriranno. Mi disspiace, maesstro, ma è meglio che possso fare.” La mente di Harry si stava assestando, ricomponendosi, mentre la decisione veniva presa. Sarebbe rimasto col professor Quirrell, andato a prendere la Pietra con lui, salvato gli studenti ostaggi, e… e… e Harry non lo sapeva, eccetto che avrebbe continuato a pensare.
“Lei è davvero dispiaciuto di questo?” Il professor Quirrell sembrava divertito. “Suppongo che dovrà bastare. Allora tenga altre due cose in mente: ho piano per fermare perssino Presside, se apparissse davanti a noi. E anche questo: le chiederò di quando in quando di dire in Serpentese se mi ha tradito. Accordo è conclusso.
Dopo di ciò, la professoressa Sprout raccolse la bacchetta di Harry, e l’avvolse in un tessuto luccicante; poi la collocò per terra, e puntò di nuovo la sua bacchetta contro Harry. Solo allora il professor Quirrell abbassò la sua pistola, che sembrò sparire nella sua mano, e raccolse la bacchetta impacchettata di Harry, infilandosela nelle vesti.
Il Vero Mantello dell’Invisibilità fu rimosso dalla forma dormiente di Lesath Lestrange, e il professor Quirrell prese il mantello, così come la borsa e il Giratempo di Harry.
Poi il professor Quirrell lanciò un’Obliazione di massa seguita da una versione di massa dell’Incantesimo del Falso Ricordo, quella che lasciava al soggetto di riempire i vuoti utilizzando la propria suggestionabilità, su tutti gli studenti presenti. In seguito la professoressa Sprout fece fluttuare via i bambini che dormivano, ora con un’espressione che sembrava infastidita e preoccupata, come se fossero incappati in un incidente di Erbologia.
Il professor Quirrell si girò poi verso il punto in cui il Maestro di Pozioni giaceva disteso, gli si piegò sopra e pose la propria bacchetta sulla fronte del professor Snape. “Alienis nervus mobile lignum.
Il Professore di Difesa fece un passo indietro, e iniziò a muovere le dita sinistre in aria come se stesse manipolando una marionetta coi fili.
Il professor Snape si spinse in piedi da terra con movimenti armoniosi, e si mise ancora una volta davanti alla porta del corridoio.
Alohomora”, disse il professor Quirrell, puntando la propria bacchetta contro la porta proibita. Il Professore di Difesa sembrò piuttosto divertito. “Vuole fare lei gli onori, ragazzo?”
Harry deglutì. Come suo solito, si stava pensando una seconda volta, e poi una terza.
Era strano come potessi fare qualcosa sebbene sapessi che era la cosa sbagliata, non la cosa egoista ma la cosa sbagliata da fare a un livello più profondo.
Ma l’uomo dietro di lui stava reggendo una pistola; era apparsa ancora una volta nella sua mano quando Harry aveva esitato.
Harry mise la mano sul batacchio, e fece diversi respiri profondi, ricomponendo di nuovo la sua mente il meglio che poté. Porta a termine l’impresa, non farti sparare, non lasciare che gli ostaggi muoiano, sii là per ottimizzare gli eventi, sii là per cogliere le opportunità e tieniti in grado di sfruttarle. Non era una buona scelta, ma tutte le altre sembravano peggiori.
Harry aprì la porta proibita con una spinta, e fece un passo dentro.

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