La futilità del concetto di emergente

Articolo originale
Eliezer Yudkowsky
26 Agosto 2007

Gli errori del flogisto e del vitalismo sono casi di senno di poi storico. Ho il coraggio di espormi e nominare qualche teoria attuale che considero difettosa in modo analogo?

Nomino l’emergenza o fenomeni emergenti – in genere definito come lo studio di sistemi il cui comportamento ad alto livello sorge o “emerge” dall’interazione di molti elementi a basso livello. (Wikipedia: “Il comportamento emergente è la situazione nella quale un sistema esibisce proprietà inspiegabili sulla base delle leggi che governano le sue componenti prese singolarmente. Esso scaturisce da interazioni non-lineari tra le componenti stesse”) [NdT. Questa frase è presa dalla attuale definizione su wikipedia.it e differisce abbastanza ma non sostanzialmente da quella che EY criticava nel 2007]. Presa alla lettera, questa descrizione si adatta a qualsiasi fenomeno nell’universo al di sopra del livello dei singoli quark, e questo è parte del problema. Supponi di indicare un crollo dei mercati e dire “Non è un quark!” Ti sembra che sia una spiegazione? No? Allora non dovrebbe sembrarlo neanche “È un fenomeno emergente!”

È della parola “emergenza” che mi lamento, piuttosto che del verbo “emerge da”. Non c’è niente di male a dire “X emerge da Y”, dove Y è qualche modello specifico e dettagliato, completo di parti mobili. “Sorge da” è un altro modo di dire legittimo che significa esattamente la stessa cosa: la gravità sorge dalla curvatura dello spaziotempo, secondo lo specifico modello matematico della Relatività Generale. La chimica sorge dall’interazione tra atomi, secondo lo specifico modello della elettrodinamica quantistica.

Ora, supponiamo che io dica che la gravità è spiegata dalla “sorgenza” o che la chimica è un “fenomeno sorgente”, e sostenga che questa è una spiegazione.

La frase “emerge da” è accettabile, proprio come “sorge da” o “è causato da” sono accettabili, se la frase precede un qualche specifico modello che può essere giudicato per i suoi propri meriti.

Tuttavia questo non è il modo in cui “emergenza” è usato normalmente. “Emergenza” è usato comunemente come se fosse di per sé una spiegazione.

Ho perso il conto di quante volte ho sentito dire che “l’intelligenza è un fenomeno emergente!” come se questo spiegasse l’intelligenza. Questo uso corrisponde a tutti i punti della checklist per una risposta misteriosa a una domanda misteriosa. Che cosa sai, dopo aver detto che l’intelligenza è “emergente”? Non puoi fare nessuna nuova predizione. Non sai nulla sul comportamento di menti reali che non sapessi già da prima. Ti sembra di conoscere un nuovo fatto, ma non ti aspetti nessun risultato differente. La tua curiosità si sente saziata ma non è stata nutrita. L’ipotesi non ha parti mobili – non c’è nessun dettagliato modello interno manipolabile. Quelli che forniscono l’ipotesi di “emergenza” stanno confessando la loro ignoranza del funzionamento, e ne sono orgogliosi; separano la scienza dell'”emergente” dalle altre scienze più mondane.

E anche dopo che è stata data la risposta “Perché? Emergenza!”, il fenomeno è ancora un mistero e possiede la stessa sacra impenetrabilità che aveva all’inizio.

Un esercizio divertente consiste nell’eliminare l’aggettivo “emergente” da una qualunque frase in cui compare, e vedere se la frase dice qualcosa di diverso:

  • Prima: L’intelligenza umana è un prodotto emergente dell’attività dei neuroni.
  • Dopo: L’intelligenza umana è un prodotto dell’attività dei neuroni.
  • Prima: Il comportamento di una colonia di formiche è il risultato emergente dell’interazione tra molte formiche individuali.
  • Dopo: Il comportamento di una colonia di formiche è il risultato dell’interazione tra molte formiche individuali.
  • Ancora meglio: Una colonia è fatta di formiche. Possiamo prevedere con successo alcuni aspetti del comportamento della colonia usando modelli che includono solo le singole formiche, senza nessuna variabile globale della colonia, mostrando che comprendiamo come questi comportamenti della colonia sorgono dal comportamento delle formiche.

Un altro esercizio divertente è di sostituire la parola “emergente” con la vecchia parola, la spiegazione che la gente doveva usare prima che fosse inventata l’emergenza:

  • Prima: La vita è un fenomeno emergente.
  • Dopo: La vita è un fenomeno magico.
  • Prima: L’intelligenza umana è un prodotto emergente dell’attività dei neuroni.
  • Dopo: L’intelligenza umana è un prodotto magico dell’attività dei neuroni.

Ciascuna affermazione non fornisce forse esattamente la stessa quantità di conoscenza sul comportamento del fenomeno? Ciascuna ipotesi non si adatta forse allo stesso esatto insieme di esiti?

“Emergenza” è diventato un termine molto popolare, proprio come era molto popolare dire “magia”. “Emergenza” ha lo stesso profondo fascino per la psicologia umana, per lo stesso motivo. “Emergenza” è una spiegazione così meravigliosamente semplice, ti fa sentire bene dirlo; ti da un mistero sacro da adorare. L’emergenza è popolare perché è il cibo spazzatura della curiosità. Puoi spiegare qualunque cosa usando l’emergenza, e la gente fa proprio questo; perché è meraviglioso spiegare le cose. Gli esseri umani sono sempre umani, anche se hanno studiato un po’ di scienza alle superiori. Se appena trovano il modo di sfuggire dai ceppi della scienza riconosciuta, tornano allo stesso malcostume dei loro antenati, rivestito del genere letterario della “scienza” ma sempre la stessa psicologia.

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